COL REFERENDUM A SCEGLIERE SEI TU
È l'unico strumento di democrazia diretta esercitata dai cittadini italiani. Il referendum è una grande opportunità, autenticamente partecipativa, per decidere il bene comune, senza liste di partito con rappresentanti sceltissimi, sedicenti intermediari della volontà popolare.
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| referendum |
L'articolo 75 della Costituzione
È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Il 12 e il 13 Giugno gli italiani sono chiamati ad esprimersi su 4 quesiti referendari; 3 delle 4 norme di cui si chiede l'abrogazione, riguardano ACQUA e NUCLEARE. Si tratta di tematiche ambientali che interpellano la coscienza ecologica dei cittadini.
Il mio personale auspicio è che tale coscienza abbia raggiunto una maturità tale da comprendere l'assoluta importanza della posta in gioco. Non è semplicemente una questione d'ambiente, è la libertà per tutti, e non solo per ristretta cerchia di soggetti privati, di accedere a un bene inestimabile come l'acqua. Speculare su una risorsa fondamentale non è ammissibile in un Paese che voglia definirsi civile.
La libertà di non avere il nucleare - e l'annesso problema delle scorie radioattive - significa riaffermare quanto deliberato 24 anni fa da un altro referendum, quando all'indomani del disastro di Chernobyl gli italiani scelsero la via antinucleare. Essere sfavorevoli all'energia dell'atomo vuol dire invitare il Governo a cambiare la rotta dell'attuale politica energetica, una virata decisa a vantaggio delle fonti rinnovabili.
L'abrogazione delle norme referendarie green ha l'obiettivo di sancire il diritto inviolabile alla natura, direttamente collegato a salute e benessere degli esseri umani.
Il quesito non-ecologico, di altro tenore ma non per questo d'inferiore importanza, riguarda il "legittimo impedimento" ossia la facoltà riservata al Premier e ai Ministri di non comparire in tribunale nei procedimenti penali che li riguardano. Se la legge è uguale per tutti allora non è concepibile che proprio i vertici del Governo, che ci amministrano, legiferano e di fatto guidano le sorti del nostro Paese, si sottraggano alla giustizia.
1. REFERENDUM ACQUA PUBBLICA
Scheda di colore rosso
Scheda di colore rosso
ABROGAZIONE AFFIDAMENTO E GESTIONE SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI RILEVANZA ECONOMICA AD OPERATORI PRIVATI
Il SÌ abroga l'attuale legislazione che prevede la privatizzazione dell'acqua.
2. REFERENDUM ACQUA PUBBLICA
Scheda di colore giallo
Scheda di colore giallo
IL TUO SÌ PER EVITARE PROFITTI SULL'ACQUA
Il SÌ abroga l'attuale legislazione che permette ai gestori privati di trarre profitto dall'erogazione del servizio idrico, caricando sulla bolletta fino al 7% in più senza che questo venga investito per migliorare l'erogazione del servizio stesso.
3. REFERENDUM ENERGIA NUCLEARE
Scheda di colore grigio
REALIZZAZIONE SUL TERRITORIO NAZIONALE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA NUCLEARE
IL TUO SÌ PER EVITARE LA COSTRUZIONE DI CENTRALI NUCLEARI
La Cassazione ha dato il via libera al quesito referendario più controverso, che chiede la cancellazione definitiva del nucleare dall'agenda governativa. Inutile, dunque, il disperato tentativo del Governo di sottrarre la materia al giudizio popolare attraverso l’approvazione di un’altra norma, che sospendeva temporaneamente il ricorso all'energia dell’atomo.
Scheda di colore verde
IL TUO SÌ PERCHÉ LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI


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