Meno sprechi, meno rifiuti
In occasione della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti -19 -27 Novembre - (European Week for Wast Reduction - EWWR) si moltiplicano le iniziative nazionali ed europee volte all'abbattimento delle quantità di rifiuti prodotti da famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni.
L'evento, giunto alla sua 3° edizione, ha riscosso anche quest'anno un grande successo, con circa 900 azioni validate, ossia 900 progetti concreti e azioni di sensibilizzazione approvate e certificate da un comitato di organizzatori (ONG, amministrazioni, associazioni).
Queste azioni sono focalizzate sui vari stadi del ciclo del prodotto, passando dalla produzione e dal consumo al riutilizzo. E si basano su uno dei seguenti 5 temi:
- Troppi Rifiuti
- Produrre Meglio
- Consumare Meglio
- Prodotti con una Vita più Lunga
- Meno Rifiuti Buttati
A Londra 5000 pasti gratis preparati con cibo brutto ma buono
Lo scorso venerdì a Trafalgar Square - la piazza più grande e famosa di Londra - sono stati distribuiti 5000 pasti gratis.
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| Carote utilizzate per il Feeding the 5000 |
Carote stampalate, patate deformi e un variopinto caleidoscopio di ortaggi dalle forme un po' bizzare sono state utlizzati da un team di grandi chef, supportati da cento volontari impegnati nel lavaggio, nella sbucciatura e nel taglio di tonnellato di ortaggi e verdure, per dar vita a prelibatissime pietanze offerte gratuitamente a 5000 persone.
Si tratta di cibo freschissimo, dal sapore identico a quello dei corrispettivi ortaggi dalle armoniche fattezze, scartati dalla distribuzione o abbandonati nei supermercati a causa del loro aspetto non convenzionale. Anche se il problema degli sprechi alimentari riguarda anche il cibo "normale" che diventa spazzatura a causa di un'offerta sovrabbondante.
Il promotore dell'iniziativa è lo scrittore Tristram Stuart che definisce uno "scandalo globale" la quantità di cibo che ogni giorno finisce nelle pattumiere dei Paesi occidentali.
In Europa e negli Stati Uniti nell'arco degli ultimi 40 anni
i prezzi dei generi alimentari sono scesi e il cibo è diventato una merce usa e
getta. Circa un terzo del cibo prodotto per il consumo, 1,3 miliardi di tonnellate di beni alimentari, va perduto o sprecato (dati FAO). Tutto questo mentre nel mondo ci sono quasi un miliardo di persone denutrite che soffrono la fame.
Stuart sottolinea come che la crescente domanda di produzione di cibo contribuisce a:
- deforestazione
- erosione
del suolo
- esaurimento
di acqua
- perdita
di biodiversità
Troppo buono per essere buttato
Scopo della manifestazione eco-gastronomica è stato quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema delle eccedenze alimentari attraverso ricette e utili suggerimenti per la creazione di gustosi manicaretti con il cibo avanzato, che altrimenti sarebbe stato buttato via.
Il Global Food Losses and Food Waste
Uno studio commissionato dalla FAO che ha dato origine a un dossier intitolato Global Food Losses and Food Waste (Perdita e spreco di cibo a livello mondiale ) mostra che il consumatore sarebbe disposto a comprare prodotti che non rispondono a criteri estetici purché essi siano sicuri ed abbiano un buon sapore. Di conseguenza i consumatori hanno l'enorme potere di influenzare gli standard di qualità del cibo.
Lo spreco di cibo è un problema tipico dei paesi industrializzati. In Europa ed in Nord America lo spreco pro capite da parte del consumatore è calcolato intorno ai 95-115 kg all'anno, mentre in Africa sub-sahariana e nel sudest asiatico ammonta a soli 6-11 kg l'anno.
Un preciso impegno per le aziende
Oltre a chiedere al pubblico di impegnarsi a cambiare i loro criteri di scelta alimentari, alle aziende che hanno aderito al "Feeding the 5000" è stato chiesto di firmare un impegno per:
- la riduzione dei rifiuti
- la ridistribuzione delle eccedenze in beneficenza
- la destinazione del cibo rimanente agli animali come mangime
- il riciclo degli scarti alimentari mediante compostaggio



