Dopo il Waka Waka arriva il Bunga Bunga!!! Il nuovo ballo dell'autunno, pronto a far surriscaldare poltrone illustrissime a suon di rivelazioni cocenti e poco innocenti.
Ruby come Noemi. Solo che stavolta non è la festa chiassosa e kitschissima di una neodiciottenne di Portici, sorridente tra mamma, papà e Papi. Stavolta le cose non riescono proprio a ricomporsi dentro gli argini di una pseudo decenza perché la protagonista è sì una minorenne, ma alle spalle ha una vicenda sicuramente più complicata, dai contorni torbidi considerando i soggetti coinvolti, stiamo parlando di un tale Lele Mora (l'amico-fratello di Corona) e del mitico Emilione nazionale (quello delle meteorine, tanto per intenderci).
Adesso passiamo al nocciolo: la sera del 27 Maggio viene condotta nella questura di Milano una diciassettenne Marocchina, è accusata di furto. A questo punto succede l'inverosimile: Silvio Berlusconi telefona direttamente in questura chiedendo che la ragazza venga affidata a Nicole Minetti, sua ex igienista dentale, attuale consigliere della regione Lombardia. Il Premier avrebbe addirittura affermato che Ruby sarebbe stata la nipote del presidente egiziano Mubarak (Marocco o Egitto, che importa, sempre Africa è!!!). Ruby dice di conoscere Berlusconi, di aver partecipato più volte alle faraoniche feste arcoriane con la regia di Lele Mora e la compagnia del Fido Fede.
Sul Corriere della Sera campeggia in prima pagina: "Feste con le ragazze. Indagati Fede e Mora" . Il quotidiano riferisce che è di «favoreggiamento della prostituzione nell'entoruage del presidente del Consiglio l'ipotesi di reato per la quale sono indagati a Milano Lele Mora e il giornalista Emilio Fede». «Perché sono una persona di cuore e mi muovo sempre per aiutare chi ha bisogno di aiuto» afferma Silvio con lo sguardo più buono che gli riesce.
ABUSO D'UFFICIO? INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE?
No per carità, semmai CARITAS (a detta della stessa Ruby che paragona il Premier all'organismo pastorale della Cei).
Risultato: ennesima ridicolarizzazione dell'Italia sulla scena internazionale, un altro cortocircuito mediatico che ha fatto scatenare i giornali di tutto il mondo che, ancora una volta, irridono il nostro Primo Ministro, la cui immagine si riflette direttamente su quella del Paese.
"Un Paese paralizzato"- nelle parole del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia - "la politica deve recuperare il senso della dignità e delle istituzioni. Le imprese si sentono abbandonate e vivono un senso di solitudine".
PAROLE GREVI
PAROLE COME PIETRE